
PALAZZO BRUTI
Il Palazzo Bruti, un tesoro di storia e cultura, funge oggi da centro per la lettura e lo studio poiché ospita la biblioteca centrale della città.

Costruito sulle fondamenta dell’antica chiesa di San Dionigi, il Palazzo Bruti affascina con la sua eleganza barocca e la sua ricca storia. Il palazzo è attribuito all’architetto italiano Giorgio Massari e oggi ospita la biblioteca centrale della città di Capodistria. Con la sua particolare facciata, l’imponente ingresso e i rilievi che ricordano episodi della bibbia, il palazzo racconta in modo vivido la storia del passato della città e dei suoi abitanti di spicco. Da dimora della nobile famiglia Bruti a centro culturale, il palazzo conserva lo spirito del suo tempo e funge da ponte tra il passato e il presente.
Il barocco Palazzo Bruti, uno dei più bei gioielli architettonici di Capodistria, fu commissionato nel XVIII secolo dalla famiglia Bruti, trasferitasi a Capodistria dall’Albania nella seconda metà del XVI secolo. Sul sito dell’antica chiesa di San Dionigi, l’architetto italiano Giorgio Massari progettò un edificio monumentale che, con la sua sontuosa facciata, il grande ingresso e gli intricati dettagli, testimonia il ricco passato culturale della città.
L’interno del palazzo è altrettanto imponente, con una scalinata che conduce alle sale principali, arricchita da dipinti illusionistici e stucchi. Nel corso dei secoli, il palazzo ha ricoperto diverse funzioni, da residenza nobiliare a principale centro culturale della città. Oggi ospita la biblioteca comunale, che conserva e promuove il ricco patrimonio di Capodistria.
Il Reparto di storia patria, che raccoglie libri provenienti dalla città di Capodistria, è di eccezionale valore. Ospita collezioni di libri provenienti da biblioteche monastiche, pubbliche e private, che testimoniano il vibrante impulso culturale dell’Istria nel corso della storia.
Il passaggio da dimora nobiliare a centro del sapere simboleggia il valore perpetuo della formazione e della cultura nella città.


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