PALAZZO CARLI
Il Palazzo Carli, situato all’incrocio tra via Calegaria (Čevljarska) e via Oton Župančič, è uno dei palazzi più iconici di Capodistria, costruito sulle fondamenta di un antico edificio ricco di storia che per secoli è stata dimora e centro di importanti eventi culturali.
Il Palazzo Carli di Capodistria, gioiello barocco con fondamenta gotiche, è un luogo ricco di storia e cultura. Originariamente proprietà della Confraternita di San Clemente e poi dimora dell’illustre famiglia Carli, il palazzo racconta la storia dell’illuminista Gian Rinaldo Carli e dei suoi antenati, che lavoravano come dragomanni alla corte del Sultano.
Il Palazzo Carli, uno dei palazzi più iconici di Capodistria, è stato costruito sulle fondamenta di un edificio ricco di storia e per secoli è stato sede di importanti eventi culturali. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando apparteneva alla Confraternita di San Clemente. Nel 1720 ha dato i natali a Gian Rinaldo Carli, il famoso illuminista di Capodistria, che ha lasciato un segno indelebile nella vita culturale e sociale della città.
Gli elementi gotici del palazzo, come la fontana con lo stemma del podestà V. Marcello del 1418, insieme alle aggiunte barocche come la vasca d’acqua ottagonale, le facciate in pietra e le balaustre, sono testimonianza delle ricchezze architettoniche e artistiche che caratterizzavano l’edificio.
Il palazzo ha avuto diversi proprietari nel corso degli anni, tra cui importanti membri della famiglia Carli, noti per la loro attività di interpreti e diplomatici, e successivamente la famiglia Marsich, che ha anche contribuito allo sviluppo della ricerca archeologica e storica nella regione.
Oggi, il ruolo di Palazzo Carli come sede della Comunità Italiana Autogestita del Litorale ne riflette la sua importanza come centro storico-culturale e prezioso monumento che unisce storia, architettura e cultura.