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Vid Valič ha sempre desiderato un figlio, ma non un figlio qualsiasi, bensì quello che ha ora. Per questo ha aspettato tanto, perché doveva preparare tutto per il suo arrivo. Soprattutto il suo stato mentale, perché era sotto shock per il fatto che non sarebbe più stato in grado di stare sveglio la notte o di dormire per 8-9 ore al giorno. Naturalmente ha avuto l’aiuto del periodo del covid, che gli ha regalato una vacanza che non voleva, per avere il tempo libero di cui non aveva bisogno, per progettare un futuro che non si aspettava. E mentre prima aveva cercato di vivere secondo lo stile “Sesso, droga e rock n’ roll”, ora ha cambiato il suo stile di vita in “La passione, il bebè e il rompompom”.

Nel suo nuovo show, Vid scoprirà cosa hanno in comune i politici e i bambini; si domanderà come le donne possono essere così forti quando ne hanno bisogno e così fragili quando non conviene agli uomini; si domanderà come si sceglie il nome per la propria figlia quando troppi nomi femminili ricordano avventure precedenti; perché una cabarettista tiene le lezioni nella scuola per genitori e perché c’è tanta passione in una relazione proprio quando non si può fare sesso.

Perché non celebrare il potere femminile, se possibile? Perché non celebrare il seno delle donne incinte, se si può? Perché non prendere in giro i politici, se si può? Perché non lavorare insieme per capire per quanto tempo bisogna mettere un bambino nel freezer prima che si rovini? In questa commedia personale, Vid cercherà le risposte a queste domande e vi dirà anche come far addormentare un bambino in meno di cinque minuti.

“Strast, dojenček in rompompom” è una commedia che vi farà ricordare i momenti più belli dell’infanzia, della genitorialità (anche se non lo siete ancora), del periodo del covid e del sesso prima, durante e dopo la gravidanza.

Siete cordialmente invitati.

Nota: il bambino non è incluso nel prezzo del biglietto.

Živalske novice mette in scena i personaggi e le storie create da Primož Suhodolčan, popolare scrittore contemporaneo per bambini e giovani adulti, noto tra i lettori per il suo umorismo giocoso e la commedia d’azione con cui racconta le sue storie.

Lo spettacolo presenta cinque delle sue brevi “commedie d’azione”, ovvero Dolgčas okužil muhe, Trave ni, krave znorele, Vojna za travo, Raca spet padla z neba in Lepo je biti papagaj. In tutti questi episodi, il protagonista è il simpatico, a volte goffo, ma sempre originale ragazzo Primož, che viene ripetutamente coinvolto in peripezie tese, imprevedibili e divertenti con insoliti personaggi – animali. La produzione è ricca di comicità situazionale e di personaggi caricaturali che, oltre a divertire, forniscono anche qualche spunto di riflessione.

L’adattamento è diretto da Ajda Valcl, che ha ideato con successo diverse produzioni per bambini e ragazzi, tra cui, recentemente, Emil e i detective (Teatro delle marionette di Lubiana), premiato come miglior spettacolo al Festival Pika 2015 di Velenje e al Festival Zlata paličica di Lubiana.

Il villaggio è costruito su tre rocce vive e offre splendidi panorami sui paesi e le colline circostanti.

Sebbene il paese sia menzionato nel 1450, i siti archeologici di Gradišče e Žvabi testimoniano di insediamenti preistorici della zona.

Sotto il castelliere Gradišče si trova un monolito alto 2,5 m con rilievo su entrambi i lati che rappresenta una delle attrazioni più grandi dell’Istria slovena. La pietra rappresenta un uomo (o una divinità, secondo alcuni il dio del sole) con le braccia aperte e con la testa circondata da raggi solari. Si tratta però di una copia della pietra originale che si trova invece nel Museo regionale di Capodistria.

Il significato e l’epoca in cui è stata scolpita la pietra di Krkavče sono difficili da determinare. Potrebbe risalire all’epoca preistorica ed essere l’unico menhir sloveno, ma potrebbe anche trattarsi di una rappresentazione del dio persiano Mitra.

Particolare è anche la posizione della pietra: nelle sue vicinanze passava l’antica strada romana e in prossimità si trova anche un sito romano. Alcuni danno un significato speciale anche al fatto che la pietra si trovi all’intersezione delle posizioni delle vicine chiese, formando una croce latina regolare, al centro della quale si trova la stessa pietra. Di conseguenza le chiese sarebbero state costruite intorno alla pietra con lo scopo di distruggere il suo “potere diabolico”.

Alcuni radioestesisti invece affermano che attorno alla pietra è presente una speciale energia positiva. Forse per questo motivo la pietra è stata al centro di diversi rituali, in quanto inciderebbe anche sulla fertilità.

Indubbiamente si tratta di un luogo mistico che merita la visita.

Nella piazza al centro dell’insediamento e su due enormi piastre naturali, sorge la Chiesa di San Michele. Si tratta di una ricca chiesa barocca a navata unica con base rinascimentale e un campanile di tipo veneziano, che una volta fungeva da torre di difesa.

Una visita a Krkavče non può definirsi completa senza una sosta al museo Casa Vrešje. Si tratta di una casa tradizionale istriana costruita sulla roccia, dove i visitatori possono conoscere le tradizioni e la vita paesana di una volta. Oltre alla ben conservata cucina istriana, vi troviamo un focolare e numerosi oggetti esposti, ma a entusiasmarvi sarà il benvenuto dei padroni di casa.

Foto: Ubald Trnkoczy

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