Festival Kavč
In 150 cucine e salotti, in gallerie e musei, in uffici, fienili, scantinati, rifugi e altri spazi non convenzionali, si svolgerà il 9° KAVČ FESTIVAL subculturale. Si svolgerà in 150 luoghi non convenzionali in tutte le principali città slovene e in campagna. Porterà 140 gruppi da tutto il mondo nelle case e in altri spazi in cui l’arte non ha solitamente luogo. Dall’etno al jazz, dalle performance agli spettacoli di marionette.
Chiunque prenoti un biglietto in anticipo può diventare ospite degli eventi privati, poiché il numero di ospiti è limitato dai proprietari. Per il programma pubblico del teatro di strada e delle marionette a Capodistria, è possibile prenotare un posto con un SMS – nome dell’evento e numero di posti – al numero 041 778061.
Per il programma e la prenotazione dei biglietti del programma a Capodistria e dintorni, visitare il sito qui.
Programma pubblico del Kavč Festival di Capodistria sostenuto dalla Città di Capodistria e dal Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia.
Nell’ambito della serie di conferenze Primavera storica, venerdì 15 marzo alle 11.30, Una Blagojević, membro della cattedra di storia della Central European University, terrà una conferenza sulla storia intellettuale globale dell’umanesimo marxista nella Jugoslavia socialista. La conferenza si terrà in inglese.
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Il laboratorio dell’Istituto per le ricerche kinesiologiche (IKARUS) e il Centro mediterraneo della salute dell’Centro di ricerche scientifiche Capodistria aprono le loro porte in una nuova sede in Via del Porto 45 a Capodistria. Vantano attrezzature di ricerca e diagnostica avanzatissime per il monitoraggio delle risposte strutturali, biomeccaniche, neurologiche e fisiologiche degli esseri umani a vari fattori ambientali e di sviluppo.
L’inaugurazione della nuova sede avrà luogo giovedì 28 marzo 2024 alle ore 13:00.
Giovedì 28 marzo 2024, alle ore 16:00, presso la sede del Centro per le scienze umane del Centro di ricerche scientifiche Capodistria (Via Sebastijan Krelj 6, Capodistria), si celebrerà il 20° anniversario dell’Istituto di ricerche kinesiologiche.
I risultati dell’eminente medico capodistriano Santorio Santorio saranno presentati attraverso una serie di interessanti conferenze in sloveno e in inglese. L’evento sarà arricchito da una mostra delle sue opere (libri, invenzioni). L’evento prevede anche la visione dell’ologramma di Santorio.
CONFINE DI RAPALLO, un quarto di secolo di esistenza e un secolo di patrimonio e di memoria
LA GIOVANE DIVISA IN DUE DAL CONFINE DI RAPALLO. La vita della gente della Primorska-Litorale, vicino al confine di Rapallo e immagini del confine di Rapallo
Il 12 novembre 1920, nella citta’ italiana di Rapallo, il Regno di SHS(Sloveni, Croati e Serbi) e il Regno d’Italia firmarono un trattato che definiva il confine tra i due paesi dopo la prima guerra mondiale – il cosiddetto Confine di Rapallo. La linea di demarcazione correva lungo lo spartiacque tra il bacino del Mar Nero e quello dell’Adriatico, nella parte settentrionale lungo gli altopiani delle Alpi Giulie, nella parte centrale lungo le Prealpi e nella parte meridionale lungo le Alpi Dinariche. Nel caso in cui non l’abbiate ancora capito, il confine in questione non attraversava solo l’odierno territorio sloveno, ma si estendeva ben oltre nell’odierno territorio croato – attraverso il Gorski Kotar fino al Quarnero e con Zara si estendeva in modo consistente in Dalmazia.
Autori della mostra: dott. Božo Repe, dott. Peter Mikša, dott. Matija Zorn, dott. Bojan Balkovec, dott. Božidar Flajšman, dott. Manca Volk Bahun, dott. Primož Gašperič, dott. Rok Ciglič, dott. Darja Kerec, dott. Alenka Fikfak, dott. Giovanni Grom.
La mostra e’ stata realizzata nell’ambito del progetto Rapalska meja – Il confine di Rapallo: un quarto di secolo di esistenza e un secolo di patrimonio e memoria (J6-3124), che si svolge presso il Dipartimento di Storia della Facolta’ di Filosofia dell’Universita’ di Lubiana (1.10.2021-30.9.2024).
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CONFINE DI RAPALLO, un quarto di secolo di esistenza e un secolo di patrimonio e di memoria
LA GIOVANE DIVISA IN DUE DAL CONFINE DI RAPALLO. La vita della gente della Primorska-Litorale, vicino al confine di Rapallo e immagini del confine di Rapallo
La mostra sarà inaugurata il 7 marzo 2024 alle ore 12:00 e rimarrà aperta fino al 6 aprile 2024.
Autori della mostra: dott. Božo Repe, dott. Peter Mikša, dott. Matija Zorn, dott. Bojan Balkovec, dott. Božidar Flajšman, dott. Manca Volk Bahun, dott. Primož Gašperič, dott. Rok Ciglič, dott. Darja Kerec, dott. Alenka Fikfak, dott. Giovanni Grom.
La mostra e’ stata realizzata nell’ambito del progetto Rapalska meja – Il confine di Rapallo: un quarto di secolo di esistenza e un secolo di patrimonio e memoria (J6-3124), che si svolge presso il Dipartimento di Storia della Facolta’ di Filosofia dell’Universita’ di Lubiana (1.10.2021-30.9.2024).
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Mercoledì 21 febbraio alle 11:00 presso il Salotto del libro Italiano (Via Oton Župančič 26, Capodistria).
In occasione dei 105 anni dalla nascita e 5 dalla scomparsa di Spiro Dalla Porta Xydias, con questo libro l’autrice ci porta a fare una passeggiata tra le stelle attraversando un secolo di vita. Da Losanna a Marsiglia per arrivare a Trieste. Spiro Dalla Porta Xydias ha lasciato un segno nel panorama teatrale italiano e non solo. E stato tra i fondatori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e ha inoltre collaborato con nomi che ancora oggi ricordiamo: Lea Padovani, Gian Maria Volonté, Paola Borboni, Franco Enriquez, Edgardo Siroli. Un’altra sua grande passione è stata quella per la montagna, per la sua amata Val Rosandra, conosciuta grazie al suo insegnante Giani Stuparich. Nella sua lunga carriera, ha aperto 107 nuove vie, condividendo questa sua passione con altri alpinisti tra i quali Bianca Di Beaco, Walter Bonatti, Sergio De Infanti, Mauro Corona. Importante è stata anche la sua attività di conferenziere e scrittore che l’ha portato a dare vita a una settantina di libri. Questa passeggiata tra le stelle si conclude con uno sguardo verso l’alto, un’ascesa in punta di piedi verso l’infinito.
(fonte: sito ufficiale della Casa editrice Mandadori)
l’evento si svolgerà in italiano
Igor Knap nasce a Lubiana il 4 ottobre 1953, per poi trascorrere gli anni dell’infanzia – i più belli mai vissuti – nell’idilliaca cornice di Trnovo a Ilirska Bistrica. Lì, circondato da compagni di gioco pieni di vita si lascia prendere dalle esperienze a non finire dell’infanzia, che arricchiscono la sua capacità immaginativa plasmando il suo modo di guardare al mondo.
Per me l’arte è un po’ come la spezia che insaporisce un piatto. In passato le spezie rivestivano un ruolo importante per la conservazione degli alimenti e, di rimando, per la salvaguardia della sopravvivenza. Ebbene, una vita senza arte è come una pagnotta senza sale: puoi vivere e sopravvivere anche così, ma non te la gusterai mai fino in fondo.
Per saperne di più sulla mostra, cliccare qui.
La mostra rimarrà aperta fino al 1° aprile 2024.