Vecchia categoria: Sentieri per escursionisti
Mappa del percorso
Altimetria
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Altitudine
Mappa del percorso:
Altimetria
Mappa del percorso
- Il percorso inizia in centro del paese, al parcheggio davanti alla chiesa. Dal parcheggio andiamo verso la casa cooperativa, poi giriamo a sinistra dopo la destra curva, passando la casa cooperativa.
- Dopo circa 100 metri giriamo a sinistra (l’insegna azzurra Galerija) leggermente in su verso le ultime case tra gli ampi uliveti e vigneti.
- Al bivio ai margini del bosco giriamo a destra verso sudovest fino al punto panoramico e luogo di riposo sopra l’abitato Miši.
- Da qui, il sentiero gira a sinistra e inizia a salire tra la pineta non troppo folta lungo la parte occidentale della cresta di Goli vrh. Nell’ultima parte si apre un bellissimo panorama verso Dekani sotto di noi e Capodistria in fondo.
- Arriviamo al secondo luogo di riposo, da dove si apre la vista verso est, la valle di Rižana e il Ciglione carsico con Slavnik e Kojnik.
- Il sentiero scende leggermente fino alla strada del bosco, dove proseguiamo a destra salendo fino all’incrocio sotto l’abitato Kolombar, dove si trova, accanto allo spazio per le sagre, l’insegna informativa del percorso circolare di Dekani.
- In alto sopra di noi vediamo la nostra prossima tappa, la cima di Tinjan con la chiesa di San Michele e l’alta torre di antenne.
- Continuiamo per l’asfalto, alla prima casa giriamo a sinistra e andiamo fino alla fine del casale, dove, all’inizio dell’abitato, vicino alla roccia e il palo elettrico, l’insegna “Tinjan” ci dirige bruscamente a destra per le scale di pietra sul sentiero di pietra che sale nel bosco.
- La strada si raddrizza e ci porta, in costante salita, verso nordest fino all’asfalto davanti all’insegna Tinjan, dove giriamo a destra e intorno alla cappella e accanto alla pozza arriviamo alla chiesa di San Michele con il possente tiglio in centro del paese. Avendo raggiunto il punto più alto del nostro percorso, siamo ricompensati con un meraviglioso panorama in tutte le direzioni.
- Adesso ci aspetta ancora la discesa che inizia tra una carina casa rinnovata e il serbatoio d’acqua e ci porta a un altro punto panoramico alla parte nord di Tinjan. Sotto di noi si apre la valle di Osp con le famose pareti che attraggono gli arrampicatori da tutte le parti.
- Da qui scendiamo rapidamente accanto al serbatoio d’acqua e la pozza, dove giriamo alla carreggiata destra che più tardi all’abitato Podgorci diventa una strada di calcestruzzo.
- Ancora più in giù a destra dirama inizialmente un largo sentiero che quasi orizzontalmente scorre per la parte meridionale del versante di Tinjan portandoci a Kolombar. Scendiamo per il sentiero della salita, finché l’insegna “Slap” (cascata) non ci dirige sul sentiero che scende nella gola del torrente.
- All’incrocio prendiamo il sentiero a sinistra fino al ponte di legno che attraversa il torrente sopra la cascata. La nostra strada esce dal bosco ai margini di un ampio uliveto e ci porta in giù verso le case di Dekani ben visibili e il parcheggio, dove terminiamo il nostro percorso circolare.
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- Il percorso è segnato con le segnavie gialle, possiamo però seguire anche le segnavie rosso azzurre (a forma di cuore) “Per il cuore”, che scorre in parte lungo lo stesso tratto.
- Dal parcheggio davanti al negozio a Vanganel ci dirigiamo verso la strada principale (Capodistria – Marezige), l’attraversiamo e saliamo tra le case sulla strada d’asfalto superiore, giriamo a sinistra e scendiamo passando le case dietro alla strada principale che attraversiamo un’altra volta.
- Dall’altra parte inizia la strada di macadam che ci porta, dopo 30 metri, al ponte, dopo di che la lasciamo e voltiamo a destra sul sentiero che scorre per il fondo della valle e ci porta all’alta barriera di pietra del lago di Vanganel.
- Saliamo la diga per le scale a sinistra e l’attraversiamo con molta attenzione, continuando verso destra fino alla strada.
- Proseguiamo per il sentiero fino alla prossima diramazione, dove giriamo a sinistra in giù fino all’orlo del lago.
- Iniziamo a salire per la carreggiata verso destra, alla seconda diramazione giriamo a sinistra sulla carreggiata che scende fino al torrente con una cascata minore.
- Il sentiero si raddrizza e prosegue in curve per il bosco fino al prossimo torrente che attraversiamo.
- Continuiamo intorno al lago per poi salire più decisamente dal bosco fino alla diramazione tra gli ampi uliveti sul vasto terrazzo. Qui possiamo decidere o di accorciare o proseguire per il percorso originale.
- Se vogliamo accorciarlo, giriamo a sinistra e dopo 300 metri raggiungiamo nuovamente il sentiero P8, che scende nella valle.
- Il tratto originale ci porta direttamente al trogolo d’acqua, da dove proseguiamo verso destra, dove possiamo ammirare la cascata nel letto del torrente Moriglia, oppure girare a destra verso la fine del bosco.
- Da qui, il sentiero sale rapidamente per un breve periodo e ci porta su una comoda carreggiata che girando a sinistra ci porta al casale Škrgati.
- Poi voltiamo a destra fino alla strada principale (Capodstria – Babiči) e continuiamo a sinistra per altri 500 metri passando davanti a due osmizze fino alla casa cooperativa con la trattoria e il negozio a Marezige. Abbiamo raggiunto il punto più alto del nostro percorso e quindi possiamo riposarci per un attimo. Il posto è noto per la rivolta degli abitanti contro il regime fascista e per questo evento, il Comune di Capodistria il 15 maggio celebra la festa del comune. È inoltre obbligatoria anche la sosta davanti al monumento della rivolta di Marezige e le vittime della Lotta di Liberazione Nazionale (NOB), da dove si apre un ampio panorama sui colli Šavrinsko gričevje e Capodistria con dintorni. Dall’altra parte del golfo s’innalzano, in fondo, le cime delle Alpi Carniole e le Dolomiti. Davanti a noi abbiamo l’ultimo terzo del percorso, la discesa nella valle di Vanganel.
- Dal punto panoramico ci dirigiamo verso la chiesa di Santa Croce, proseguiamo verso la diramazione per Montinjan, passiamo gli abitati Sabadini e Bržani, dove, dalla parte destra della strada, dirama una carreggiata di pietra che in passato rappresentava il collegamento principale tra Marezige, Vanganel e Capodistria.
- La carreggiata ci porta in alcune curve fino a un ampio vigneto, dove giriamo a destra per la carreggiata che porta al ponte di pietra.
- Lì voltiamo a destra prendendo la strada di macadam e continuiamo verso la strada principale (Vanganel – Marezige), giriamo a destra verso Capodistria e fra breve vediamo il punto di partenza. Possiamo però anche nuovamente attraversare la strada principale prendendo la stessa strada che abbiamo preso all’inizio per arrivare al punto di partenza.
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- Dal parcheggio davanti alla Casa di Bardinc, la sede della collezione etnologica che vale la pena visitare, ci dirigiamo a destra salendo per il paese, passiamo davanti al centro culturale e la chiesa di San Jeruf sotto la quale s’innalzano tre possenti querce.
- Proseguiamo verso la pozza, dove giriamo a destra sulla carreggiata e poi a sinistra lungo il muro di sostegno e avanti accanto al vigneto. Più tardi il sentiero inizia a salire rapidamente per il bosco.
- Da lì scendiamo verso il letto del torrente Saje, dove attraversiamo verso destra e ci dirigiamo in alto in una specie di rapida che in periodi di pioggia diventa un piccolo ruscello che in numerose curve sale per il bosco.
- In caso di forti piogge, non è possibile oltrepassarlo.
- Il percorso passa su una carreggiata che sale gradualmente verso sud fino alla strada asfaltata in cima alla cresta.
- Attraversiamo la strada asfaltata e proseguiamo per l’asfalto fino alle prime case di Zabavlje.
- Qui andiamo a sinistra, ancora sull’asfalto, e dopo 100 metri voltiamo a destra nel bosco lungo il muro di sostegno. All’incrocio andiamo a sinistra, avanti e in giù, poi invece giriamo bruscamente a sinistra e saliamo verso la cima del canale dell’acqua.
- Continuiamo per la strada a sinistra che si raddrizza quasi completamente per poi girare a sinistra e salire fino alla strada asfaltata sotto Varda. Da qui si apre il panorama verso il nord e l’est, possiamo vedere bene Tinjan e il Ciglione carsico sovrastante la valle di Rižana.
- In questo punto attraversiamo la strada e prendiamo la carreggiata verso sinistra e iniziamo a scendere nella valle di Rokava sotto l’abitato Kocjančiči.
- Verso il fondo, il percorso diventa sempre più ripido e danneggiato dall’acqua, alla confluenza di più canali invece si raddrizza e passa al macadam, dopo di che il percorso inizia nuovamente a salire e dopo 100 metri dal punto più basso, dirama a sinistra in una stretta carreggiata per la quale continuiamo il nostro cammino.
- Arriviamo al torrente Rokava, attraversiamo e lì, la carreggiata diventa un sentiero che scorre lungo il lato sinistro del torrente, salendo e scendendo per il bosco.
- Dopo aver attraversato il torrente un’altra volta, la valle si allarga e per la carreggiata orizzontale passa in una strada asfaltata.
- Alla strada asfaltata giriamo a sinistra e continuiamo fino al ponte che attraversa Rokava e prosegue avanti per circa altri 120 metri fino alla strada di calcestruzzo che dirama a sinistra e sale rapidamente.
- La strada termina alla carina casa di campagna che vi giriamo attorno a sinistra e subito sopra giriamo a destra sulla carreggiata che si dirige abbastanza rapidamente verso Lopar che vediamo sopra di noi.
- Più in alto sul percorso prendiamo la carreggiata che arriva dalla destra e proseguiamo avanti verso il sud, salendo fino alle prime case e l’asfalto in centro del paese.
- Giriamo a destra e scendiamo accanto al centro culturale e l’Agriturismo Dobrinja alla destra fino ad arrivare al punto di partenza davanti alla Casa di Bardinc.
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- Accanto alla pozza rinnovata poco prima del paese ci dirigiamo a destra passando davanti alla casa della comunità locale e l’e-punto, poi saliamo tra le case e per le scale fino ad arrivare sull’asfalto, dove giriamo a sinistra verso la parte superiore del paese. Possiamo aiutarci con le segnavie gialle.
- La strada gira a destra, noi invece, davanti alla casa gialla numero 58 voltiamo a sinistra sulla carreggiata che sotto il pendio boscoso inizia leggermente a salire verso il nordovest.
- Gradualmente stiamo acquistando l’altezza, e quando il percorso si raddrizza sul prato con alcuni tigli, giriamo a destra sul sentiero che sale da Zazid sull’ampia piattaforma con il prato sotto l’orlo della parete carsica.
- Dopo 300 metri, l’insegna su un albero solitario ci dirige a sinistra sul sentiero che sale oltre l’orlo della parete fino al bivio, dove un’altra insegna ci fa girare a sinistra verso la cima di Lipnik che si trova a 300 metri di distanza.
- Stiamo camminando per il prato lungo la cresta panoramica, da dove possiamo vedere oltre i colli della Croazia e l’Istria slovena fino al mare e avanti fino alle cime delle Alpi e Dolomiti.
- Ritorniamo per lo stesso sentiero fino all’insegna, dove possiamo onorare i caduti nella Lotta di Liberazione Nazionale (NOB) in uno dei due recinti di pietra a destra e proseguiamo il cammino verso l’est fino ad arrivare alla carreggiata da Kojnik, che si unisce dalla sinistra.
- Oltre le ampie brughiere iniziamo lentamente a salire verso il sudest in direzione di Kavčič, la nostra seguente meta.
- Dopo 800 metri, vicino ad un mucchio di pietre, lasciamo la carreggiata e ci dirigiamo a destra sul sentiero che, accanto a due alberi solitari inizia a salire più rapidamente fino i piedi della cima e poi alla cima di Kavčič che riconosciamo già da lontano grazie alle due croci. Abbiamo raggiunto il punto più alto del nostro percorso, perciò il panorama che si apre, è ancora più ampio di quella sul Lipnik. Davanti a noi, verso l’est, attira la nostra attenzione Žbevnica, la cima più alta della lunga cresta che inizia sul Kojnik nel territorio croato.
- Nella stessa direzione scorre anche la nostra discesa dalla carreggiata che avevamo lasciato poco prima.
- Al taglio, il sentiero scende sotto l’orlo della ripida parete, dove ci sorprende un’ampia caverna (spodmol), che può servire come riparo in caso di maltempo, oppure possiamo fermarci per fare merenda e riposarci.
- Continuiamo scendendo per la carreggiata che lentamente diventa la strada di bosco e scorre lungo il confine con la Croazia.
- Dopo due diramazioni dove abbiamo girato a destra, proseguiamo avanti, quando invece il nostro sentiero dirama a forma della lettera V, continuiamo a destra e scendiamo lentamente nella direzione di Rakitovec.
- Raggiungiamo il paese nella parte superiore subito sotto il bosco, dove abbiamo iniziato la nostra salita. Scendiamo tra le case e raggiungiamo la pozza, dove concludiamo questo percorso pittoresco sul Ciglione carsico sovrastante Rakitovec.
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- Partendo dal parcheggio passiamo la cappella sulla nostra sinistra, continuiamo per la valle altri 200 m in salita, poi giriamo a destra attraversando il ponticello – là la strada si alza sopra la profonda gola del torrente – e proseguiamo avanti.
- All’insegna e la panchina del percorso alpino di Lovrečič, giriamo a destra nella foresta e gradualmente saliamo verso l’orlo del largo uliveto. Da qui proseguiamo seguendo le segnavie che ci portano a sinistra in giù verso la gola del torrente con una modesta sorgente.
- Qui attraversiamo la gola e iniziamo a salire per il sentiero che si arrampica in numerose curve fino a raggiungere la dritta carreggiata che taglia il versante di Pomjan.
- Attraversiamo il versante e continuiamo la strada a momenti piuttosto ripida. La salita dalla gola può essere molto scivolosa in periodi di pioggia, perciò bisogna fare ulteriore attenzione.
- Da qui continuiamo la strada verso sinistra attraverso il bosco per la carreggiata che per un breve tratto sale, per poi raddrizzarsi e portarci sul sentiero che sale da Manžan verso Pomjan.
- Accompagnati dal panorama spettacolare saliamo fino al punto più alto dei colli Šavrinsko gričevje, alla chiesa della Nascita di Maria con le scritte glagolitiche su Pomjan.
- Per la via principale saliamo tra le case attraverso il paese e passando la chiesa e la trattoria alla destra, dove possiamo rinfrescarci, arriviamo sul punto panoramico. Sotto di noi abbiamo sul palmo della mano i colli Šavrinsko gričevje e la valle di Vanganel, a sinistra il Golfo di Capodistria, in lontananza invece Slavnik e le cime di Čičarija. Ancora più lontano sono visibili – in giorni di sole – le cime delle Alpi e Dolomiti.
- È arrivato il tempo di tornare. Ritorniamo in giù attraversando il paese laddove abbiamo fatto la salita. Seguendo le segnavie lasciamo l’asfalto, alla chiesa giriamo a destra e scendiamo per la carreggiata passando il serbatoio d’acqua fino alla destra curva brusca e subito dopo voltare a sinistra lasciando la carreggiata e prendendo il sentiero alpino che scende rapidamente attraverso il bosco fino alla diramazione alla grande lastra di roccia.
- Il sentiero alpino continua verso sinistra, mentre noi proseguiamo dritto in giù verso la strada che termina davanti alla casa nel borgo chiamato Kampel Brda.
- Accanto alla casa scorre la strada che lasciamo a sinistra, prendendo il sentiero che scende leggermente per il versante destro della gola fino alla strada. Voltando a sinistra e nell’arco verso la destra, dopo una breve salita raggiungiamo l’asfalto.
- Scendiamo per la strada fino all’incrocio dove inizia il casale stretto di case, continuiamo avanti, segue una curva doppia e una salita ripida verso la valle.
- Quando la strada si raddrizza, altri 300 m ci separano dalla cappella, dove abbiamo iniziato il nostro percorso.