Ideazione e coreografia di Silvia Gribaudi e Andrea Rampazzo
Creatori e interpreti: Gruppo En-Knap (Núria Capella, Mattia Cason, Tina Habun, Davide Lafabiana, Tamás Tuza, Carolina Alessandra Valentini)
Musiche di Luca Scapellato
Disegno luci: Jaka Šimenc
Costumi: Katarina Markov (Atelje d.o.o.)
Direttore delle prove: En-Knap Group.
Fotografia e video di Sara Rma
Produzione dell’Istituto En-Knap
Artisti Associati Centro di Produzione Teatrale
Contrabbandieri dilettanti fa parte del programma ufficiale di GO! 2025.
Il progetto Amateur Smugglers / ASMUG è finanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Piccoli Progetti GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO (www.ita-slo.eu / www.euro-go.eu/spf).
Sostegno all’Istituto En-Knap e al funzionamento del Centro culturale Španski borci:
Comune di Lubiana – Assessorato alla Cultura
Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia
16 settembre 1947. Un giorno che segna un nuovo inizio. Il giorno in cui viene concretamente segnata sul terreno una nuova linea di confine, una linea che attraversa il territorio di Gorizia, o Gorizia, che divide Italia e Jugoslavia. Sentinelle di legno, lunghe linee di gesso bianco, filo spinato. Le immagini d’archivio rivelano due visioni diverse – due Paesi, due sistemi, due narrazioni propagandistiche che dividono, che fuggono, ma anche che alimentano il desiderio. Per attraversare questa dolorosa linea bianca, le persone inventano nuovi spazi – luoghi segreti dove nascondono gli oggetti personali che trasportano illegalmente oltre il confine. Si tratta di prodotti legati a piccoli piaceri. Questi luoghi segreti sono nuovi spazi di appartenenza e di desiderio, quelli che rischiano tutto per un fugace momento di libertà.
Attingendo ai ricordi personali e alle testimonianze storiche di atti quotidiani di coraggio e ingegno, piccole ribellioni in piccoli piaceri contrabbandando beni di uso quotidiano come sigarette, riviste o jeans – e impegnando il corpo – attraverso la città, Divisa da un confine storico e da un sistema politico, Amateur Smugglers (2024) contrabbanda oltre il confine della “quarta parete” una toccante nozione di appartenenza a una comunità, un’umanità comune e condivisa e un desiderio di essa.
Silvia Gribaudi è una pluripremiata coreografa italiana specializzata in arti performative. Dal 2004 ha concentrato la sua ricerca sull’impatto sociale dei corpi, focalizzando il suo linguaggio coreografico sull’elemento comico e sulla relazione tra pubblico e interpreti. Nell’ultimo decennio si è interrogata sugli stereotipi di genere, sulle identità femminili e maschili e sul concetto di virtuosismo nella danza e nella vita quotidiana, andando oltre i cliché e le apparenze. I suoi spettacoli sono stati selezionati per festival nazionali e internazionali e sono il risultato di un processo creativo incentrato sul dialogo e sull’incontro poetico con altri artisti, gruppi di danza e comunità.
Andrea Rampazzo è danzatore e coreografo. Come danzatore ha lavorato con compagnie di danza come la Compagnia Virgilio Sieni, Francesca Selva, Artemis Danza/Monica Casadei e altre. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con la Déjà Donné Dance Company come danzatore e coreografo. I suoi lavori sono stati presentati in vari festival e luoghi. Nel 2017 ha co-fondato Dance Makers: un gruppo eterogeneo di danzatori che lavora su itinerari coreografici nei musei, performance per il palcoscenico o luoghi specifici e interventi creativi.
Il Gruppo En-Knap, il primo ensemble permanente di danza contemporanea in Slovenia, è stato fondato nel 2007 come parte dell’Istituto di produzione En-Knap, fondato nel 1993 dal famoso coreografo Iztok Kovač. Con un cambio di paradigma da un repertorio basato su progetti a un repertorio d’insieme, con il centro come fulcro e rifugio per la cultura contemporanea e per un pubblico eterogeneo, il gruppo e la produzione coinvolgono in modo continuo e completo il pubblico sloveno e internazionale con la danza attraverso le discipline, i media e i generi, sul palcoscenico, nei film e nella realtà virtuale, attraverso le generazioni e le comunità, nell’educazione, nello spazio pubblico e nel patrimonio, attraverso produzioni e coproduzioni regionali e internazionali, apparizioni di ospiti, reti, scambi e collaborazioni.