Il Museo regionale di Capodistria allestisce ormai per il quarto anno consecutivo questa mostra nell’ambito del progetto Koper – Capodistria 1500.

Nonostante le sue dimensioni territoriali e demografiche relativamente modeste, Capodistria è stata spesso la “città centrale” ovvero il centro amministrativo-politico, economico e culturale della penisola istriana durante il suo lungo e burrascoso sviluppo storico. Ciò è confermato, tra l’altro, dai nomi “Caput Histriae” e “de Capite Istriae” con cui viene menzionato il capoluogo dell’Istria per la prima volta in documenti risalenti al 1180.

Il suddetto periodo, a cavallo tra gli anni 932 e 1380, presentato nella mostra, è un’epoca decisiva della storia antica di Capodistria, segnata dal progressivo diffondersi dell’influenza veneziana sulla penisola istriana, e allo stesso tempo dagli sforzi da parte sia dei patriarchi di Aquileia, che dei sovrani tedeschi di discendenza sassone, di conservare un ruolo dominante.

Capodistria iniziò a concludere i primi accordi con Venezia, forza commerciale e marittima, già nella prima metà del X secolo. Alla fine del XIII secolo, le relazioni si erano trasformate in un totale dominio di Venezia e nella perdita dell’indipendenza di Capodistria, seguita dalla sua secolare incorporazione nell’ordinamento giuridico e istituzionale della Repubblica di Venezia.

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