2° millennio a.C. – 756
PERIODO PREISTORICO E ROMANO-BIZANTINO
Primo insediamento nella zona di Capodistria nel Paleolitico medio e Neolitico; ne sono testimonianza i numerosi siti di grotte lungo il ciglione carsico.



2° MILLENNIO a.C.
Emergono le fortezze di colline, di cui il Castelliere di Elleri vicino a Capodistria è il più caratteristico e ampiamente studiato.
3° – 1° MILLENNIO a.C.
Della fase più antica dell’insediamento sull’isola di Capodistria si trova traccia nelle fonti scritte che citano i toponimi Aegida e Capris.
CIRCA 570
L’imperatore bizantino Giustino II (565-578) concede agli istriani il permesso di fondare la città di Iustinopoli sull’isola chiamata Capris.



Medioevo
MEDIOEVO
Nel territorio di Capodistria, alla foce del fiume Risano, si tiene un’importante assemblea (Placitum in territorio Caprense) alla presenza di tre inviati di Carlo Magno (768-814). Si occuperanno delle rimostranze delle città istriane nei confronti del duca franco Johannes. Nel documento si trovano riferimenti agli Slavi, che si erano insediati in Istria fin dal VII secolo.



932
In quell’anno Capodistria e Venezia concludono un trattato di commercio e amicizia, che regolerà la sicurezza e la navigazione dell’Adriatico settentrionale.
1145
In seguito a una fallita rivolta in cui erano state coinvolte Capodistria e Pola, Capodistria presta giuramento di “eterna fedeltà” (fidelitas) ai Veneziani. Nello stesso anno, un documento indica Capodistria come “Iustinopolis id est Caput Istriae” (Iustinopoli è la capitale dell’Istria).




Capodistria – un comune indipendente
CAPODISTRIA – UN COMUNE INDIPENDENTE
Capodistria diventa un comune indipendente con una propria forma di governo elettiva.



1239
Questo periodo vede la prima menzione dello statuto della città di Capodistria. Il patriarca Bertoldo di Andechs, duca di Merania, stabilisce il controllo politico sulla città.
1260-1265
I Francescani si stabiliscono a Capodistria e costruiscono la chiesa e il monastero di San Francesco.



Sotto la supremazia veneziana
SOTTO LA SUPREMAZIA VENEZIANA
La Repubblica di Venezia afferma il suo dominio su Capodistria con la forza militare, costringendo la città a giurare nuovamente fedeltà a Venezia.



1370
Nasce a Capodistria Pietro Paolo Vergerio il Vecchio (1370-1444), filosofo e pedagogo, precursore dell’umanesimo.

1380
Durante la “Guerra di Chioggia”, i genovesi attaccano e saccheggiano Capodistria, impadronendosi delle reliquie del patrono della città, San Nazario. Le reliquie saranno restituite a Capodistria nel 1422.

1391-1392
Vengono intrapresi sforzi di ristrutturazione e costruzione per migliorare il sistema di approvvigionamento idrico della città e costruire il fontico, un deposito per il sale.

1440
L’arrivo della stampa a Capodistria.




Capodistria – la capitale amministrativa, politica e culturale dell’Istria
CAPODISTRIA – CAPITALE AMMINISTRATIVA, POLITICA E CULTURALE DELL’ISTRIA
Il boom economico e la crescita demografica della città insulare ne favoriscono l’espansione e lo sviluppo. La città è anche rinomata per la sua vivace scena culturale e artistica.



1490
L’affresco del pittore Giovanni da Castua, commissionato dal parroco Tomić Vrhović di Covedo, adorna l’interno della chiesa della Santissima Trinità di Cristoglie.

1554-1555
La peste devasta la città e le aree circostanti. Tra il 1630 e il 1631, una grave pestilenza uccide due terzi della popolazione della città.

1561
Nasce a Capodistria Santorio Santorio, famoso medico, autore del “De statica medicina” e inventore del termometro.

1565
Muore in esilio a Tubinga, in Germania il vescovo protestante di Capodistria, Pietro Paolo Vergerio (1498-1565), che assistette Primož Trubar nella stampa dei primi libri sloveni.

1571
Capodistria partecipa all’importante battaglia navale di Lepanto con le proprie galee, comandate da Gian Domenico Tacca.

1643
Nasce l’organista e compositore capodistriano Antonio Tarsia.











La caduta della Serenissima: Napoleone e un secolo di dominio austriaco
LA CADUTA DELLA SERENISSIMA; NAPOLEONE E UN SECOLO DI DOMINIO AUSTRIACO
Dopo la caduta della Repubblica di Venezia, Capodistria è teatro di una rivolta popolare contro la disprezzata aristocrazia, che porterà all’istituzione di un governo austriaco provvisorio e a successivi cambiamenti amministrativi e politici.



1809
L’Istria, insieme a Trieste, entra a far parte delle Province illiriche.

1814
L’Austria rioccupa l’Istria e istituisce un’amministrazione provvisoria

1822
Costruzione di un argine e di una strada che collega l’isola di Capodistria alla terraferma (Semedella).

1870
Prima assemblea popolare istriana nota anche come “tabor” a Covedo, dove gli sloveni istriani votano a favore del programma della Slovenia Unita.

1902
Costruzione della ferrovia a scartamento ridotto Trieste-Parenzo, nota anche come Parenzana, che migliorerà il collegamento ovviando alla scarsità di strade tra l’entroterra di Capodistria e Trieste.

1910
Prima esposizione provinciale istriana a Capodistria.




Il periodo interbellico
IL PERIODO INTERBELLICO
Il periodo tra le due guerre è caratterizzato dall’occupazione italiana, dalla ribellione di Maresego e dalle manifestazioni contadine.



1918
Occupazione italiana di Capodistria.

1921
La Rivolta di Maresego, la prima rivolta contro la violenza fascista durante le elezioni parlamentari.




Liberazione di Capodistria e sviluppo postbellico
LA LIBERAZIONE DI CAPODISTRIA E LO SVILUPPO POSTBELLICO
Nel maggio 1945 Capodistria viene liberata e passa sotto il controllo dei partigiani jugoslavi dopo la resa dell’Italia fascista e della Germania nazista. Nel dopoguerra Capodistria vive trasformazioni significative, tra cui lo sviluppo del suo porto, i progressi nei trasporti, la crescita industriale, l’urbanizzazione e l’espansione economica generale.



1945
Liberazione di Capodistria.

1954
Viene firmato il Memorandum di Londra, con il quale Capodistria viene annessa alla madrepatria.

1957
Inizia la costruzione del porto di Capodistria.

1967
Apertura della ferrovia Capodistria – Divaccia.

1991
L’ultimo soldato dell’esercito jugoslavo lascia la Slovenia dal porto di Capodistria.



