La cascata di Stranice, la più alta dell’Istria slovena, si trova sotto il villaggio di Trebeše ed è alta circa 20 metri. Con la sua altezza impressionante e la sua bellezza unica, merita una visita, soprattutto dopo le forti piogge in primavera e in autunno. In estate spesso si asciuga mentre in inverno spesso gela assumendo un aspetto particolarmente interessante.

La cascata di Stranice si trova sul torrente Stranica che raccoglie le acque di Dolgo Brdo e Tremon e sfocia nel fiume Dragogna. Per visitare la cascata, recatevi nel villaggio di Trebeše, a 19 chilometri da Capodistria. La passeggiata fino alla cascata è breve e dura circa 15 minuti. Il sentiero è segnalato da cartelli e segnali rosso-blu, ma è necessario prestare maggiore attenzione ad ogni passo a causa della superficie rocciosa bagnata.

Il momento migliore per vedere la cascata è dopo la stagione delle piogge, nel tardo autunno, in inverno o all’inizio della primavera, quando risplende nel suo pieno splendore. Si possono anche ammirare i colori naturali degli arbusti circostanti, che in autunno assumono tonalità bellissime.

Il Lipenico è una vetta alta 804 m situata sul margine sud-occidentale del Carso di Piedimonte, sopra il villaggio di Acquaviva dei Vena, proprio vicino al confine tra Slovenia e Croazia.

Dalla cima, dove si trova la croce con il registro per le firme, si gode di una splendida vista su tutta l’Istria, il Golfo di Trieste e il Mare Adriatico e, con il bel tempo, la sguardo può arrivare fino alle Alpi e alle Dolomiti.

Le viste pittoresche dal crinale di Lipenico – Caucizze e i prati fioriti sulle terrazze del Ciglione carsico offrono il luogo perfetto per un picnic romantico nella natura incontaminata. Come punto di partenza consigliamo il villaggio di Acquaviva dei Vena, che è un’interessante meta di visita.

Il percorso da Acquaviva dei Vena a Lipenico ci conduce lungo i sentieri ad un panoramico crinale erboso, dove la vista spazia sulle colline circostanti fino al mare e sulle cime delle Alpi Carniche e le Dolomiti in lontananza. Il percorso è consigliato in tutte le stagioni, tranne in caso di forte vento. Il percorso fa parte del Sentiero dei narcisi P6. A maggio i narcisi ricoprono i prati, creando un’atmosfera ancora più romantica.

L’area di Acquaviva dei Vena era già abitata durante la precedente colonizzazione slava dell’Istria, dal IX al XII secolo, e il villaggio conobbe un boom nel tardo Medioevo, quando si sviluppò un vivace commercio e contrabbando di bestiame e sale lungo la strada principale da Cicceria a Capodistria. Altre attrazioni interessanti sono la Chiesa della Santa Croce nel centro del villaggio e la stele di Polič della fine del XV secolo, che si trova all’inizio del villaggio ed è uno dei monumenti più antichi della Slovenia. Quando il campanile fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale, al suo posto furono erette le colonne su cui pende la campana.

Lacina, una collina alta 451 metri, offre uno dei panorami più ampi dell’Istria slovena. Sulla cima si erge una torre di avvistamento metallica alta 15 metri, da cui si gode di una magnifica vista sul Golfo di Trieste, sul Mare Adriatico, sul Viadotto di San Sergio, sul Carso di Piedimonte, sul Ciglione carsico, sulle Colline di Cicceria e sulle Colline saurine. In caso di tempo sereno, lo sguardo può raggiungere il Monte Maggiore e la valle verso San Quirico.

Potete scegliere uno dei villaggi circostanti come punto di partenza per la vostra escursione a Lačna: Gracischie, Covedo o Cristoglie. Il percorso da Gracischie è segnalato sui percorsi GPS e da interessanti segnali sugli alberi, che aggiungono varietà all’esperienza. Il sentiero circolare da Covedo è dolce e adatto a brevi escursioni con bambini e animali domestici, mentre il sentiero da Cristiglie è un po’ più ripido.

L’escursione a Lačna propone un’esperienza emozionante nella natura incontaminata. La torre panoramica in cima alla collina offre una vista straordinaria, mentre il registro delle firme e le piccole panchine in legno si offrono come piacevole punto di sosta. Durante l’escursione si può godere della pace e della tranquillità delle pinete isolate e dei prati fioriti sulle terrazze del ciglione carsico, ideali per un picnic romantico.

Il lago Vanganello è un lago artificiale creato arginando il torrente Bavški potok per limitare gli effetti delle frequenti esondazioni. Nel 1964, il torrente è stato arginato con una barriera per limitarne le esondazioni. In questo modo si è creato un bacino artificiale ufficialmente chiamato barriera di Vanganello. Il lago di Vanganello è profondo fino a 18 metri e copre un’area di circa 4 ettari, con fino a 230.000 m³ di acqua immagazzinata. Viene utilizzato per l’irrigazione dei terreni agricoli, il mantenimento del minimo deflusso vitale nel fiume Cornalunga e per l’acquacoltura.

Il lago di Vanganello offre anche molte opportunità di svago e relax. In riva al lago si può godere di un ambiente tranquillo e rilassarsi volgendo lo sguardo sull’acqua e sulla foresta con i suoi vari alberi, particolarmente interessanti in autunno.
Esiste anche una pista ciclabile ben curata da Capodistria a Vanganello. Prosegue verso Maresego, passa per Sant’Antonio e poi torna a Capodistria. Se ne abbiamo la possibilità e il tempo, lasciamo la macchina a casa e andiamo a fare un giro in bicicletta. In alternativa, si può fare una passeggiata intorno al lago, magari seguendo il percorso cardio P8.

Il lago è anche un paradiso per gli appassionati di pesca, poiché è abitato da molte specie di pesci. Nel lago si trovano pesci gatto, carpe, carpe erbivore, lucci, sandre, cavedani, persici di lago e altri interessanti specie acquatiche.

La pesca è consentita su tutto il lago ad eccezione di due punti contrassegnati da cartelli, previo acquisto di una licenza.

Le licenze di pesca possono essere acquistate sul sito web della Famiglia dei Pescatori di Capodistria, che si occupa della salvaguardia della biologia del lago.

La cascata di Supot è una cascata alta circa 10 metri sotto il villaggio di Costabona, nell’Istria slovena. La cascata è formata dalle diverse rocce del letto del torrente Supot, dove l’acqua scorre in una pittoresca piscina. È più bella dopo le piogge in primavera e in autunno, quando la portata dell’acqua è al massimo. Durante la stagione secca, la cascata si prosciuga, ma in inverno si possono ammirare le bellissime formazioni di ghiaccio create dall’acqua che gocciola.

La cascata Supot si trova a 174 metri di altitudine, in una valle pittoresca che offre numerose opportunità per escursioni nella natura. Il sentiero che porta alla cascata è in parte segnalato e conduce da Costabona attraverso sentieri ricoperti di vegetazione. È più facilmente raggiungibile da Paugnano (Pomjan), dove il sentiero di ghiaia attraversa i prati. È consigliabile utilizzare il GPS per orientarsi, poiché le indicazioni sono talvolta difficili da vedere. Al traguardo i visitatori possono godere di una vista spettacolare su una pozza d’acqua e una cascata sotto una cengia rocciosa.

Vicino alla cascata si trova l’Eco-Camp Supot, dove è possibile soggiornare in una casa di argilla e legno unica nel suo genere, chiamata “Tana d’argilla”. Il campeggio offre una vacanza tranquilla nella natura dell’Istria slovena.

All’estremità meridionale del ciglione carsico, sopra il villaggio di Sočerga e proprio al confine con la Croazia, si trovano impressionanti rifugi di roccia nascosti nelle scogliere sotto Veli Badin. Queste magnifiche formazioni naturali, con le loro forme a strapiombo e un po’ di fantasia assomigliano a gigantesche orecchie di elefante. Per questo la gente del posto le chiama “Orecchie dell’Istria”.

I rifugi di roccia di Veli Badin sono rinomati per i loro colori e le loro forme uniche, oltre che per il loro particolare microclima, perfetto per la nidificazione di specie di uccelli in via di estinzione come il tordo azzurro, il piccione delle rocce, la rondine rossiccia e il rondone alpino. Questo habitat eccezionale è valso al sito la designazione di sito Natura 2000. I periodi migliori per visitare i rifugi di roccia sono la primavera e l’autunno, poiché nei mesi estivi può fare molto caldo. L’autunno è particolarmente ideale per ammirarli perché i cespugli, in particolare il scòtano, assumono splendide sfumature gialle, arancioni e rosse e il ciglione carsico si riveste dei caldi colori autunnali.

Il sentiero per le “Orecchie dell’Istria” parte dalla chiesa di San Quirino, sopra il villaggio di Sočerga. È ben segnalato e per lo più pianeggiante, ma bisogna essere prudenti perché si dipana lungo il bordo di un precipizio. Lungo il percorso si incontra uno splendido ponte naturale in pietra con un arco lungo 6 metri e alto 2,5 metri.

Con i suoi 1028 metri sul livello del mare, il Monte Slavnik è la vetta più alta dell’Istria slovena. La sua altitudine e la sua posizione offrono una vista eccezionale, tanto da meritare i soprannomi di “Triglav del Litorale” e “Triglav dell’Istria”. Con il bel tempo, dalla vetta si possono ammirare il Mare Adriatico, le Dolomiti italiane, parti delle Alpi Carniche e Giulie, le Caravanche, le Alpi di Kamnik e della Savinja, il Nanos, la Vremščica, lo Snežnik e altre montagne…

Monte Slavnik è una meta molto amata, che offre alcuni dei panorami più belli della regione. In cima si trova un punto panoramico da cui è possibile vedere, nelle giornate limpide, alcune delle cime più note tra cui, il Triglav, lo Snežnik, l’Učka, le Tre Cime di Lavaredo e la Marmolada. Molti sono i sentieri che portano allo Slavnik da diversi punti di partenza, con il percorso più breve che parte da Podgorje. Per una salita più tranquilla, si può prendere in considerazione l’itinerario lungo il versante occidentale da Prešnica, che si snoda attraverso gli ombrosi boschi di carpini…

Dal 1992, la cima dello Slavnik e le sue pendici sono state dichiarate monumento naturalistico. Qui si trova una vegetazione erbosa carsica e fiori alpini mediterranei come la genziana triestina, la genziana gialla, i narcisi, la veccia e l’asfodelo bianco. Monte Slavnik è anche un rifugio per specie faunistiche rare ed endemiche, tra cui farfalle, centopiedi e ragni. In cima, il rifugio Tumova koča accoglie i visitatori il sabato, la domenica e nei giorni festivi, offrendo deliziosi piatti fatti in casa come bobici, jota, gnocchi di cervo e strudel di mele.

Il torrente Pasjak (Gabera), che forma questa serie di cascate, è noto per le sue splendide pozze e per le imponenti cascate. L’accesso alle cascate non è fisicamente impegnativo, ma richiede una maggiore attenzione da parte degli escursionisti a causa della scarsa segnaletica in alcune zone. Alcune cascate sono raggiungibili attraverso un sentiero ben curato, mentre in altri tratti il terreno è più incolto. Il sentiero inizia presso la chiesa di San Geronimo e le rovine della valle del fiume Dragogna, dove il percorso, inizialmente ampio, si restringe gradualmente fino alla confluenza del Dragogna e del Pasjak.

La prima cascata, la più nota, è raggiungibile dopo circa 10-15 minuti di cammino dalla confluenza. La seconda cascata è ancora più impressionante, con l’acqua che da uno spesso strato di tufo si tuffa in una piscina color smeraldo, in cui è possibile fare il bagno in estate. Continuando a risalire la gola si raggiungono altre cascate, ma questa parte del sentiero è meno curata e adatta solo a escursionisti esperti che non temono le altezze. Il periodo migliore per visitare la cascata Pasjak è il tardo autunno, l’inverno o l’inizio della primavera, quando le forti piogge aumentano la portata e l’impetuosità del torrente…

La cascata di Veli Vir, incastonata tra le gole della campagna istriana, spicca come elemento naturalistico distintivo, con il suo salto di circa 8 metri. Scivola lungo una soglia rocciosa in un’ampia pozza d’acqua verde smeraldo, così grande da sembrare un piccolo lago. La cascata di Veli Vir può prosciugarsi durante l’estate o in caso di siccità prolungata, quindi consigliamo di visitarla in primavera o in autunno per vivere un’esperienza migliore. In inverno lo scenario è particolarmente incantevole, poiché la cascata si trasforma magicamente in un mondo fiabesco tra formazioni ghiacciate e cascate d’acqua.

Accesso e sentiero

Il sentiero per la cascata inizia nel piccolo e raggruppato villaggio di Sokoliči. Il sentiero è facile, alberato, ben curato e adatto a tutti. All’inizio del villaggio c’è un’area di parcheggio segnalata dove è possibile parcheggiare l’auto. I cartelli in legno all’inizio e alla fine del villaggio vi indirizzeranno verso la cascata. I cartelli conducono a un sentiero sterrato ai piedi del villaggio, che si snoda all’interno di una pineta e scende nella valle del torrente Veli Vir. Una passeggiata moderata di 30 minuti vi porterà alla cascata.

Attrazioni nelle vicinanze

Oltre a visitare Sokoliči e Veli Vir, consigliamo di fare anche una breve salita a Gradec, sopra San Quirico (Sočerga). A Gradec si trova la chiesa di San Quirico con un cimitero risalente all’epoca romana. Da qui potrete godere di una splendida vista. E’ un’ottima posizione anche per osservare il cielo, soprattutto la sera, quando migliaia di stelle illuminano la notte limpida.