In Piazza Prešeren, un tempo una delle piazze più importanti di Capodistria, si accede attraverso la Porta della Muda, lantica porta che fu per lunghi secoli l’unica entrata in città dalla terraferma e che ancora oggi si presenta in tutto il suo splendore rinascimentale.

Alla sua sinistra notiamo i resti delle mura di cinta con una piccola porta ad arco, sulla destra invece la chiesa di San Basso, edificata alla fine del XVI secolo sul luogo dove un tempo sorgeva l’ospizio cittadino per i poveri e gli stranieri.

All’estremità settentrionale della piazza troviamo un vero e proprio gioiello – la Fontana Da Ponte del 1666.

La piazza si formò a ridosso dell’accesso più importante all’antica isola. La porta era infatti collegata alla terraferma attraverso un ponte.

Per questo motivo nella piazza fioriva il commercio, specialmente quello del pane che veniva venduto in città dalle donne dell’entroterra.

Un tempo la piazza veniva chiamata anche Piazza Da Ponte, probabilmente in onore al podestà Lorenzo Da Ponte che diede il nome anche alla fontana.

Ma è possibile che il nome si riferisse al vero ponte al di là della porta – infatti anche il rione attorno alla piazza era conosciuto come »del ponte« e la piazza »in ponte«.

Il termine Muda si affermò dopo la seconda guerra mondiale, mentre il nome ufficiale della piazza ricorda il sommo poeta sloveno France Prešeren, autore tra l’altro, dell’inno nazionale sloveno.

Nella piazza potete ammirare anche il palazzo Cadamuro – Morgante risalente al XVIII secolo.

Una parte della pavimentazione della piazza è coperta da una miniatura bronzea della città insulare. La rappresentazione fu realizzata in base alla mappa di Capodistria di Giacomo Fino del 1619.