Secondo la tradizione, il nome del paese deriva dall’aspetto delle case originali che assomigliavano alle antiche rimesse (in sloveno: lopa). Ovviamente, l’aspetto odierno delle case è diverso. Un bel esempio dell’architettura tradizionale è la “Casa di Bardinec” del 1861, che oggi funge da spazio per esposizioni e collezioni museali. Si tratta di un tipico casale istriano con il cortile in pietra, il pergolato, una scala esterna e altri spazi esterni adibiti alle attività contadine. La casa ha anche una “cucina nera” a focolare aperto e una cantina con una vecchia pressa. Nella casa è stata trovata una trebbiatrice del 1803, perciò si presume che l’edificio sia ancora più antico.

La chiesa paesana di San Rufo, affianco alla quale si trova il cimitero, fu costruita nella prima metà del XIX secolo. La cappella in mezzo al paese è stata invece eretta intorno al 1900.

Durante la seconda guerra mondiale, Lopar è stato uno dei centri partigiani e qui, il 15 ottobre 1944, è stato fondato il distaccamento della marina partigiana. Nei locali della Casa di cultura potete visitare la mostra permanente che racconta questi eventi storici.