Nel drammatico monologo Stena v morju/Sea Wall/Muro nel mare, il protagonista rivive i ricordi degli ultimi anni. Con un mosaico di frammenti della sua vita, racconta al pubblico un felice rapporto con sua moglie e sua figlia, di una vacanza sulla costa meridionale della Francia, una visita del suocero, un ex militare con cui Alex, il nome del protagonista, ama parlare di tutto, dal tennis a Dio. Ma nonostante l’energia positiva e il desiderio di vita che cerca costantemente di trasmettere al pubblico, possiamo rilevare una strana malinconia in Alex. I suoi ricordi sono spesso rotti, frasi interrotte o sovrapposte come strati di ricordi che cercano di soffocare qualcosa.

La forza del monologo, che sarà interpretato dall’attore italo-sloveno Francesco Borchi, è la sua semplicità, che rimanda all’anima nuda dell’autore. “Immagino lo spettacolo come un racconto senza filtri, con tutta l’umanità, senza ricorrere ad abbellimenti teatrali. Senza il One-man Show, così popolare di questi tempi. L’unico spettacolo presente nello spettacolo è un’anima senza filtro”, ha scritto l’attore, che interpreterà il testo alternativamente in sloveno e italiano.

L’autore del monologo Simon Stephens (1971) è uno dei più prolifici drammaturghi britannici. Le sue opere, per le quali ha vinto numerosi premi britannici e stranieri, sono tradotte in molte lingue e rappresentate sia in patria che all’estero. Il monodramma Sea Wall è stato battezzato nel 2008 a Londra, e all’inizio di quest’anno è stato anche girato il monodramma, risultando in un “film corto ma scomodamente lungo” che viene distribuito solo online.

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