La mostra si aprirà venerdì, 14 maggio 2021, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, rispettando le norme vigenti in merito all’emergenza sanitaria. L’artista verrà presentato da Marija Skočir, curatrice del MGML e responsabile della Galleria Jakopič.

DK è uno degli esponenti più in vista della fotografia d’autore della generazione di mezzo in Slovenia. Sino ad oggi ha creato un opus piuttosto consistente, con un approccio originale alla fotografia – visuale e concettuale – e in questo contesto la serie Scotoma è indubbiamente un’opera eccellente. “Si tratta di un fotografo che nel corso di tutta la sua carriera  ha sviluppato parallelamente l’interesse e la pratica in diversi campi: dalla fotografia documentaria, perfino da reportage, alle serie, che sono un modo riconoscibile e critico di affrontare determinati fenomeni della realtà sociale, per arrivare all’astrazione pura, che fino ad ora, in tutte le sue presentazioni, era stata quella meno rappresentata, ma che proprio per questo motivo si è andata via via sviluppando, al fine di raggiungere l’istante che sarà maturo per simili idee” ha scritto la curatrice Marija Skočir nel catalogo che accompagna la mostra.

La mostra Scotoma, che sarà visitabile dal 14 maggio al 27 giugno 2021 nella Galleria Loggia di Capodistria, è nata dalla collaborazione con la Galleria Jakopič – Museo e gallerie della città di Lubiana (MGML) e lo Strip Core / Forum Ljubljana. Allestita per la prima volta nella galleria lubianese nel 2019, ha avuto un forte impatto nell’ambiente della fotografia contemporanea slovena. DK utilizza abilmente il fenomeno fisiologico visivo dello scotoma, che dà il titolo alla serie e alla mostra, specie nella sua accezione figurata: per mezzo delle fotografie egli indaga l’orizzonte della percezione ed esplora il rapporto tra reale e immaginario, tra verosimile e falso. Scotoma è una riflessione fotografica enigmatica, che esprime con forza le emozioni più intime. Le fotografie rimangono come vere e proprie tracce dell’incontro a più livelli dell’autore con il mondo, della sua percezione subconscia, della sua reale comprensione, delle sue sensazioni e dei suoi sentimenti. Il sottile racconto visuale, che si concentra sulla differenza tra osservare e vedere quale processo mentale, sfida l’osservatore a seguire e modificare il proprio modo di guardare. DK è convinto che la coscienza dell’uomo sia partecipativa e che nel processo del guardare crei la forma degli oggetti ovvero la realtà stessa.

Le opere esposte sono nate tra gli anni 2014 e 2019, sebbene Scotoma, per la sua stessa natura, sia un’opera che non può definirsi conclusa e che si andrà completando sino a quando l’autore sarà attivo. In questo momento tale opus, che è interamente concepito su ambienti e avvenimenti reali, è composto da sei serie di fotografie, compiute ma collegate tra loro da titoli eloquenti: Ricordi di domani, Premonizione, Dietro le palpebre, Crepuscolo, Quasi speranza e Verso il buio.

A causa di tutto ciò che crea la nostra coscienza, nelle foto della serie Ricordi di domani percepiamo ancor sempre paesaggi archetipici attraverso i quali possiamo seguire il “viaggio” dell’autore intorno al mondo. La macchina fotografica diventa la fabbrica dei sogni e possiamo leggere le immagini come un diario intimo delle “partenze” dell’autore, senza che egli si allontani dal proprio cortile. Dimostrano la forza della fotografia, che è in grado di teletrasportarci. Come dice DK: “Non viaggio per fotografare. Fotografo per viaggiare.” Allo stesso tempo ci avvertono che la situazione senza speranza in cui versa la società contemporanea conduce inevitabilmente verso la distruzione di tutto ciò che oggi conosciamo come il nostro pianeta e che domani esisterà soltanto come un ricordo. Le serie giustapposte, intitolate Premonizione Dietro le palpebre, ci allontanano sempre più dalla realtà. Le immagini nascono e registrano i momenti in cui si scontrano la realtà quotidiana e l’inconscio dell’artista: ci inducono a interrogarci su che cosa percepiamo effettivamente e su quello che invece pensiamo di vedere e crediamo sia reale, ma sempre con il desiderio di scorgere ciò che si cela dietro all’apparenza, ciò che non è ostacolato dal nostro osservare ed è dunque Reale. DK sposta l’atto dell’osservazione verso una visione cieca. Ma lo spostamento non è ovvio e le immagini della serie Crepuscolo mostrano fasi diverse, non riuscite, di questo passaggio. La visione di ciò che sta dietro all’apparenza è rappresentata da una silenziosa ma forte vibrazione interna nella serie Quasi speranza. Le foto illustrano un campo indifferenziato e  indifferente, svuotato di ogni aspettativa, ragionamento, giudizio che rende  possibile l’unica maniera per vedere la Verità. Tuttavia, superando la frontiera dell’ultimo ambiente, dove si trova la serie Verso il buio, e con la nuova abilità della visione cieca, davanti a noi compare improvvisamente la nostra realtà sociale contemporanea – una società sempre più polarizzata, che attraverso svariate ricontestualizzazioni e “correttezze” affonda nel grigiore inespressivo del conformismo e sfocia nel buio completo del totalitarismo.

L’artista è rappresentato da Galleria Fotografia di Lubiana.

Nella propria pratica artistica DK (1970) si concentra in particolare sulla fotografia, per mezzo della quale crea composizioni specifiche, dai significati marcati, che attraverso le metafore visive presentano commenti intimi e socialmente impegnati quale risposta alla realtà sociale. Nel corso della sua intera carriera DK ha  sviluppato parallelamente l’interesse e la pratica in diversi campi della fotografia: da quella documentaria, addirittura di reportage, e le serie, che sono un modo riconoscibile e critico di affrontare determinati fenomeni della realtà sociale, sino all’astrazione pura, che fino ad ora, in tutte le sue presentazioni, era stata quella meno rappresentata, ma che proprio per questo motivo si è andata via via sviluppando, al fine di raggiungere l’istante che sarà maturo per simili idee, specie da parte del pubblico. DK ha presentato le sue opere in vari contesti e spazi espositivi  in Slovenia e all’estero e per questi lavori è stato più volte premiato.

www.dkphotography.net

L’ultimo ghiacciaio, DK