La chiesa fu eretta sui resti di quella che fu la chiesa di San Marco posta sulla cima della collina.

Concepita come un insieme di vari appartamenti, spazi pastorali e ambienti di culto attorno ad un elemento verticale, ovvero il campanile. Il centro di tutta la composizione è il tabernacolo che giace nell’intersezione delle due assi principali del complesso. In modo simbolico viene espletata la figura centrale di Cristo attorno al quale tutto si muove.

Nel fonte battesimale è sistemato il rilievo di San Nazario che con il plastico in mano indica la sua funzione di protettore della città di Capodistria.

Tutt’attorno alla chiesa furono piantati gli ulivi, che, oltre ad essere caratteristici per il territorio istriano, stanno a simboleggiare l’orto di Getsemani. La chiesa fu consacrata il 9 settembre del 1990.