Con un approccio multidisciplinare e grazie al ricorso a diverso materiale d’archivio inedito, soprattutto iconografico, vengono analizzate le dinamiche dello sviluppo urbano di Capodistria dall’antichità ai giorni nostri, con particolare attenzione alla prima età moderna: l’analisi comparativa e lo studio critico delle fonti stabiliscono le dinamiche dello sviluppo architettonico della città che ha nella Pianta di Capod’Istria (1619) di Giacomo Fino uno dei suoi documenti cardine. Lo studio rinforza la tesi sulle origini antiche di Capodistria ed il suo sviluppo nel castrum medievale. In modo particolare viene presentato il suo rilevante ruolo in epoca rinascimentale e barocca e l’influenza sulle soluzioni urbanistiche e architettoniche dei centri limitrofi (Umago, Cittanova, Pinguente, Muggia). Vengono tracciate una dettagliata topografia e portati nuovi elementi relativi allo sviluppo urbano della città seicentesca suddivisa entro le sue undici contrade nonché ricostruite le dinamiche del suo sistema poliorcetico.

Il libro contiene 158 immagini (mappe, planimetrie, vedute, disegni, piani, fotografie, schemi…),  in buona parte inedite o poco conosciute, provenienti da una cinquantina di istituzioni pubbliche e collezioni private di Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Austria, Croazia, Italia e Slovenia.