Nella chiesa medievale a navata unica, rivista in stile barocco, è sepolto il vescovo di Capodistria Naldini.

Inizialmente, alla chiesa apparteneva un monastero di monache agostiniane, che erano attive a Capodistria già dal Medioevo. La chiesa assunse l’aspetto odierno agli inizi del XVIII secolo (fu consacrata nuovamente nel 1701), anche grazie all’aiuto del vescovo Naldini, appartenente all’ordine maschile di Sant’Agostino. Quale ringraziamento, la comunità monastica gli pose una scultura che si trova oggi al lato della navata.

Dopo la seconda guerra mondiale, la chiesa fu nazionalizzata e fu convertita in magazzino. Dopo la restituzione dell’edificio al vescovado di Capodistria, fu ristrutturata e riconsacrata. La chiesa è oggi visitabile.