Questi si trovano nella Chiesa della Santissima Trinità, che si erge sopra le alte mura di una fortificazione sul colle roccioso nella parte orientale del paese.

La chiesa romanica a tre navate, con volte a botte e l’alto campanile, conserva un eccezionale ciclo di affreschi gotici risalenti al 1490, firmati da Giovanni da Castua (Johannes de Castua) e scoperti appena nel 1951 da Jože Pohlen. Gli affreschi presentano la creazione del mondo, la cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden, due dipinti raffiguranti la passione di Cristo, il lavoro dei contadini in diverse stagioni e la Danza macabra. Questa è anche la parte più famosa, in quanto rappresenta un autentico gioiello dell’iconografia medievale. Accanto agli affreschi troviamo anche un’iscrizione nell’alfabeto glagolitico.

Il paese è costruito in pietra, con le tipiche vie strette, i portoni e i portali in pietra carsica bianca, ma a spiccare è la muraglia della fortezza del XVI secolo.

Nel cuore del paese, all’indirizzo Hrastovlje 38, potrete ammirare il casale della seconda metà del XVII secolo, che fu proprietà di uno dei signori della provincia e che ancora oggi si presenta con il suo bellissimo portale.

Merita una visita anche la Galleria Jože Pohlen, che presenta le sculture e i disegni del famoso artista.

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Il paese è iscritto nel Registro dei beni culturali immobili della Repubblica di Slovenia come patrimonio insediativo.

Interessanti sono le due teorie sulla denominazione del paese. Secondo una, il nome deriva dall’attività dei paesani che un tempo ricavavano il carbone dal legno delle querce (in sloveno: hrast – quercia, oglje – carbonella), secondo l’altra invece, il nome deriva dal percorso di pellegrinaggio (Via del Cristo – Cristovia – Hrastovia – Hrastovlje).

Foto: Jaka Ivančič